L'ORZO...GOLOSO!

L'ORZO...GOLOSO!

I nostri antenati hanno imparato a coltivare i cereali proprio grazie a lui, l’orzo. Si stima, infatti, che questo cereale sia stato il primo ad essere coltivato dall’uomo più di 11.000 anni fa. Le origini sono pressoché le stesse di un altro cereale antichissimo, il farro: nelle fertili valli del Vicino Oriente, tra Israele, Giordania, Siria e il sud dell’Anatolia, anche se alcuni esperti sostengono che l’orzo possa essere nato in Tibet dove ancora oggi crescono delle specie spontanee. Nel 5.000 a.C. l’orzo era già diffuso in Europa centrale e in Egitto dove, a partire dal 3.000 a.C., incominciò ad essere usato anche per la produzione della birra. Fino al ‘400 l’orzo rimase il re dei cereali, dopodiché salì al trono il frumento. L’orzo però non ha mai smesso di essere protagonista delle nostre tavole sotto varie forme. Oltre alla già citata birra, quando si parla di orzo, non possono non venire in mente il whisky, la farina usata per la panificazione e l’orzo solubile. In particolar modo, gli ultimi anni stanno segnando il vero ritorno dell’orzo non solo per l’ottima resa delle coltivazioni ma anche per le sue eccellenti proprietà benefiche.
Il grande medico greco Ippocrate riconosceva nell’orzo numerose proprietà benefiche. Carboidrati e fibre, soprattutto nella versione integrale, sono gli elementi di spicco dell’orzo ma, rispetto agli altri cereali, si distingue per il notevole contenuto di lisina, un aminoacido essenziale che interviene nella formazione di anticorpi, enzimi e ormoni e nella fissazione del calcio nelle ossa. Nell’orzo poi si trova una sostanza, l’ordeina, che con le sue proprietà antisettiche protegge l’intestino da enteriti, diaree e dissenteria. Allevia il fastidio gastrico, rilassa le pareti intestinali, aiuta a prevenire le infiammazioni alla mucosa intestinali, risveglia l’intestino pigro: l’orzo è un vero e proprio toccasana per tutto l’apparato gastro-intestinaleChi soffre di mal di gola può trovare sollievo nell’orzo, sottoforma di decotto o di caramelle, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie che sono benefiche per la cavità orale. Nell’antichità l’orzo era conosciuto anche come cibo dei filosofi per la sua influenza positiva sull’intelletto e la sua capacità di favorire la concentrazione e migliorare l’umore.
In cucina l’orzo si presenta nelle sue diverse sfaccettature. I chicchi interi possono essere consumati integrali, decorticati (orzo semiperlato) o raffinati (orzo perlato). La prima tipologia di orzo richiede di essere messa in ammollo e un’ora circa di cottura ma è molto più ricca di fibre rispetto all’orzo perlato che, però, ha dalla sua il vantaggio di non richiedere ammollo e di cuocere in una ventina di minuti. I Chicchi di Orzo Molino Rossetto, dopo 12 ore di ammollo, sono impiegati in cucina pressoché allo stesso modo del riso: possono essere, infatti, preparati in zuppe, minestre, in insalate fredde e in appetitosi orzotti. In alternativa, i Chicchi possono essere ridotti in farina tramite la Macina Cereali Molino RossettoI chicchi d’orzo vengono anche tostati e macinati per produrre il cosiddetto caffè d’orzo, cioè la polvere solubile d’orzo che viene impiegata come alternativa al caffè da chi desidera evitare gli effetti collaterali della caffeina. L’orzo solubile in polvere è perfetto anche nella preparazione di torte, biscotti e dolci, soprattutto in abbinamento al cacao. Dall’orzo si ricava anche il malto, il risultato del processo di germinazione dei chicchi che porta alla trasformazione dell’amido in zuccheri più semplici. Il malto d’orzo è usato nella produzione della birra e del whisky e sotto forma di sciroppo è impiegato in cucina come dolcificante naturale. Ultima ma non meno importante, la farina d’orzo. Con la Farina di Orzo Molino Rossetto è possibile preparare pane, pasta fresca e in generale prodotti da forno adatti a grandi e piccini grazie alle qualità rimineralizzanti proprie dell’orzo. 

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